Vuelta a España 2021, nella nebbia del terribile Gamoniteiru la spunta Miguel Angel Lopez! Primoz Roglic controlla

Miguel Angel Lopez conquista la 18ª tappa della Vuelta a España 2021. Con uno scatto a quattro chilometri dalla conclusione il colombiano stacca tutti i suoi rivali per poi resistere sino al traguardo al ritorno dei rivali, guidati da Primoz Roglic, che ovviamente conserva saldamente il primato. A completare il podio di giornata è Enric Mas, che conclude qualche secondo dietro la maglia rossa assieme a Egan Bernal, che super così un sofferente Guillaume Martin e si avvicina notevolmente a Jack Haig in quarta posizione.

L’ultima tappa di montagna è chiaramente molto ambita e gli scatti partono sin dal chilometro zero. Le prime azioni si annullano, con James Piccoli (Israel Start-Up Nation) che riesce a guadagnare qualche metro di vantaggio dopo cinque chilometri di corsa. A lui non tardano ad unirsi Bert-Jan Lindeman (Team Qhubeka NextHash), Pelayo Sanchez (Burgos-BH) e Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), con i quali guadagna 21 secondi su un gruppo ancora scosso da accelerazioni. È così che alle spalle dei battistrada va a formarsi un gruppo di 28 uomini, che rapidamente si riportano sulla testa della corsa, mentre dietro la Bahrain – Victorious prova in un primo tempo a chiudere, decidendo poi di rialzarsi.

Rafał Majka (UAD), Gorka Izagirre (APT), Gianluca Brambilla (TFS), Steff Cras (LTS), Gotzon Martín (EUS), Luis Ángel Maté (EUS), Mikaël Chérel (ACT), Koen Bouwman (TJV), Fabio Aru (TQA), Jens Keukeleire (EFN), Floris De Tier (AFC), Michael Storer (DSM), Rein Taaramäe (IWG), Nicholas Schultz (BEX), José Herrada (COF), Olivier Le Gac (GFC), Imanol Erviti (MOV), Thymen Arensman (DSM), Mauri Vansevenant (DQT), Stan Dewulf (ACT), Damien Howson (BEX), Ander Okamika (BBH), Aritz Bagües (CJR), Patrick Gamper (BOH), Antonio Nibali (TFS), Salvatore Puccio (IGD), Carlos Canal (BBH) e Edward Planckaert (AFC) completano così la fuga di giornata, nella quale l’unica formazione a mancare è proprio la Bahrain – Victorious, che decide di conseguenza di gestire l’inseguimento. Dopo aver raggiunto velocemente i tre minuti, il distacco sale più difficilmente, pur raggiungendo 4’18” ai piedi della prima salita di giornata, salendo a cinque in cima.

Arriva sin dalle prime rampe della discesa l’accelerazione della squadra di Jack Haig, che prova a sorprendere. Dopo un breve inseguimento Intermarché – Wanty – Gobert e UAE Team Emirates riescono a chiudere il gap, ma il ritmo non cala – contrariamente al distacco che scende così a 3’18” grazie soprattutto allo splendido lavoro di Yukiya Arashiro. Quando si torna a salire per l’Altu de la Cobertoria, è Michael Storer a provare la sortita solitaria a due chilometri dalla vetta. L’australiano transita da solo, concedendosi la maglia a pois azzurri virtuale, davanti a Sanchez e Taaramäe. Fabio Aru resiste nel terzo gruppetto inseguitori insieme a Rafał Majka (UAD), Gorka Izagirre (APT), Gianluca Brambilla (TFS), Steff Cras (LTS), Gotzon Martín (EUS), Luis Ángel Maté (EUS), Mikaël Chérel (ACT), Koen Bouwman (TJV), Nicholas Schultz (BEX), José Herrada (COF), Thymen Arensman (DSM), Mauri Vansevenant (DQT) e Damien Howson (BEX).

In discesa, nonostante la strada bagnata, Storer continua a guadagnare terreno, mentre Taaramae si fa recuperare dal gruppo Aru, che rimane, nel tratto successivo di pianura, forte di 18 uomini alle spalle di uno scatenato Storer, che arriva a superare i due minuti di vantaggio a 50 chilometri dal traguardo. Il lavoro della Movistar, guidata da un monumentale Nelson Oliveira, però scuote il gruppo della maglia rossa, che dalle ultime rampe della discesa, accelera bruscamente portandosi sempre più vicino al primo gruppo inseguitori ridotti ai soli Rafał Majka (UAD), Gorka Izagirre (APT), Gianluca Brambilla (TFS), Steff Cras (LTS), Gotzon Martín (EUS), Luis Ángel Maté (EUS), Mikaël Chérel (ACT), Koen Bouwman (TJV), Fabio Aru (TQA), Rein Taaramäe (IWG), Nicholas Schultz (BEX), José Herrada (COF), James Piccoli (ISN), Thymen Arensman (DSM), Mauri Vansevenant (DQT), Damien Howson (BEX), Ander Okamika (BBH) e Pelayo Sanchez (BBH).

Storer approccia la penultima salita di giornata, l’Altu la Segá o del Cordal, con 2’13” sugli inseguitori, dai quali evade uno stoico Fabio Aru a 28 chilometri dal traguardo proprio in occasione del ricongiungimento con il gruppo maglia rossa. Arensman e Brambilla si portano a ruota del sardo, ma la loro azione dura solo un paio di chilometri grazie all’UAE Team Emirates che prende in mano la situazione alle loro spalle. A 1500 metri dalla vetta, Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi) prova a dare un nuovo senso alla corsa attaccando insieme a Romain Bardet (Team DSM), che deve recuperare la propria maglia a pois. Il francese transita sul GPM insieme Bizkarra a 2’09” da Storer, ma in discesa si libera subito del basco, che viene riassorbito dal gruppo, lanciandosi all’inseguimento dell’ausraliano.

Storer approccia l’Altu d’El Gamoniteiru, terribile erta finale, con 1’56” di vantaggio su Bardet e 2’20” sul gruppo Roglic, guidato da Movistar e Bahrain Victorious sulle prime rampe. Il francese però decide di non insistere, facendosi riprendere quasi subito dopo l’inizio della salita. A 12 chilometri dall’arrivo attacca Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen), che lentamente riesce a guadagnare terreno sugli inseguitori, guidati ora da un generoso Damiano Caruso. Su di lui si riporta David de la Cruz, che dopo aver fatto lavorare i compagni prova a capitalizzare con una azione in contropiede. Lo spagnolo riprende rapidamente il francese, andando poi anche a riprendere un ormai esausto Storer a sette chilometri dalla conclusione. L’australiano prova a tenere la ruota del rivale, con i due che conservano 40 secondi di vantaggio sul gruppo, ma quando la strada torna a salire con pendenze più ripide De La Cruz resta solo.

Alle sue spalle intanto è Jan Hirt a intervenire in favore di Louis Meintjes, con il gruppo che a quel punto si riduce a Primož Roglič (TJV), Enric Mas (MOV), Miguel Ángel López (MOV), Jack Haig (TBV), Egan Bernal (IGD), Adam Yates (IGD), Sepp Kuss (TJV), Gino Mäder (TBV), Juan Pedro López (TFS), Steven Kruijswijk (TJV), Romain Bardet (DSM) e Pavel Sivakov (IGD). Entrando negli ultimi cinque chilometri dal gruppo parte Bernal, che prova nuovamente a lasciare il segno. Primo a rispondere è Roglic, poi rientrano Kuss e Lopez, imitati da Mas, mentre fanno fatica Yates e Haig. Quando Bernal si sposta è Kuss a mettersi a tirare, con lo statunitense che impone un ritmo che tuttavia non sembra bastare a Lopez, che attacca con decisione a quattro chilometri dal traguardo.

Alle sue spalle il ritmo cala, permettendo così a Mader di riportare sotto il suo capitano Haig assieme a Meintjes e Yates, anche se il britannico non riesce a seguire. Finito il lavoro di Kuss, a due chilometri dalla conclusione è Roglic a partire, seguito dai soli Mas e Bernal, con i quali va a riprendere facilmente De La Cruz. Ma non Lopez, che resiste bene, conservando un piccolo margine che gli permette di tagliare la linea per primo mentre dietro lo sloveno stacca tutti con la sua accelerazione finale nei 500 metri conclusivi.

Risultato Tappa 18 Vuelta a España 2021

Classifica Generale Vuelta a España 2021

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